BORGHI MEDIEVALI DELLA TOSCANA
I borghi medievali, addossati alle colline e ricchi di una storia millenaria,hanno viuzze lastricate, chiese raccolte,palazzi turriti,pievi e castelli,che fanno rivivere un tempo passato che qui sembra così vicino. Ai loro piedi il mare, che è l’anima della Costa degli Etruschi e che ti accompagna sempre, vive nella storia di questo territorio,nei suoi paesaggi,colora i tramonti e riempie l’aria del suo inebriante aroma.
E’ un mare vivo e vitale,popolato da una fauna pregiata. Le sue spiagge entrano nelle pinete e nei boschetti di tigli e tamerici, i cui profumi si espandono e si confondono con l’odore del salmastro.
E la macchia mediterranea, con i caratteristici tomboli che si spingono fino alla spiaggia quasi a congiungersi con il mare cristallino.
MONTESCUDAIO
Il borgo di Montescudaio si presenta raccolto entro i resti della sua antica cinta muraria; sono ancora visibili le tracce del suo passato medievale sia nei viottoli lastricati in pietra che nelle abitazioni rustiche.
La cinta muraria mostra le antiche torri, tra tutte la “Torre Guardiola” dalla quale è possibile godere di un meraviglioso panorama sulla Val di Cecina.
Montescudaio fa parte dell’ Associazione Nazionale Città del Vino e vanta una propria DOC che comprende i comuni della Val di Cecina, esclusa Volterra. Nel 1968 nasce la Sagra del Vino (primo fine settimana di ottobre), mentre nel 1977 il vino ottiene la denominazione di origine controllata con due tipologie: un rosso a base di sangiovese, trebbiano, malvasia e altre varietà, e un bianco a base di trebbiano, malvasia e vermentino che può essere prodotto anche come vin santo secco, semisecco o dolce.
Oltre ad essere Città del Vino, Montescudaio è anche Città del Pane, il classico toscano non salato cotto nel forno a legna.
GUARDISTALLO
Nei primi anni del ‘900 sono state rivenute tombe risalenti al periodo eneolitico (3000-2000 a.C.), contenenti principalmente asce, pugnali di rame, punte di freccia che dimostrano come il territorio fosse abitato già in età preistorica. I reperti sono conservati al Museo Guarnacci della vicina Volterra.
Il toponimo Guardistallo è attestato per la prima volta nel 1144 e deriva dalle parole germaniche warda (“guardia”) e stall(“luogo”) con il probabile significato di “luogo di guardia”.
La posizione strategica, tra il mare e il verde delle colline, fa di Guardistallo il luogo ideale per una vacanza che alterni giornate di relax in riva al mare a gite nell’entroterra a stretto contatto con la natura
Il territorio è particolarmente apprezzato per l’olio di oliva, a cui è dedicata in primavera la Sagra della Crogiantina, dove l’olio viene gustato a crudo direttamente sul pane. Guardistallo è anche il paese dei mille presepi, allestiti nel borgo antico dagli abitanti e dagli alunni delle scuole nel periodo natalizio.
CASALE MARITTIMO
Casale Marittimo sorge su una collina che domina la valle del fiume Cecina. Il mare dista appena 12 chilometri e dalla costa sono ben visibili le isole dell’Arcipelago Toscano. Intorno al paese, e fra questo e il mare, si estende una campagna riccamente lavorata che produce cerali, olio, miele e un vino pregiato, il DOC Montescudaio.
Il paese è inserito nel percorso della Strada del Vino Costa degli Etruschi, che racconta un territorio caratterizzato da resti etrusco-romani e da borghi medievali, da colline boscose, campi e declivi coltivati, da paesaggi che sposano il verde della vegetazione con l’azzurro del mare e con un’offerta di cibi naturali e saporosi.
Nei dintorni recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce i resti di un villaggio etrusco del VII secolo a.C., oltre alla necropoli di Casa Nocera, un complesso di sepolture dei principi guerrieri etruschi.
Il borgo medievale nasce intorno all’anno 1000 e i segni delle sue vicende sono visibili nel centro storico, rimasto pressoché intatto, con i suoi edifici in pietra, il Castello (i cui resti sono inglobati nel tessuto urbano) e la struttura ad anelli semicircolari di successive cinte murarie.
E’ uno dei paesi della Val di Cecina che meglio conservano l’impianto del castello medievale.
L’aspetto del paese medievale è ben conservato e la sensibilizzazione per i valori storici ha fatto sì che alcuni ammodernamenti degli anni ‘60 siano stati rimossi, come la copertura delle vie in asfalto che nel 1989 è stata tolta riscoprendo il vecchio lastricato in pietra arenaria.
MONTENERO
Collocato su una collina che domina il mare e il porto di Livorno, è tra i luoghi della Toscana di maggior fama dovuta particolarmente al suo celebre Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie. Si racconta che un pastore storpio, intorno al 1345, trovò un’immagine miracolosa che gli chiese di essere trasportata sul colle di Montenero. Udita la voce il pastore fece come gli era stato chiesto e arrivato in cima al colle si trovò guarito. Da allora quell’immagine della Madonna non ha mai smesso di essere fonte di devozione e di grazia per tutti coloro che vi si rivolgono; il Santuario che vi è nato costituisce meta di pellegrinaggi e di visite da parte di un grande numero di persone.
Panorami incantevoli si aprono sotto gli occhi degli osservatori. Di qui lo sguardo corre allo scoglio della Meloria, memorabile per il tradimento del Conte Ugolino (1284) e per la celebre battaglia tra Genova e Pisa, ma anche alla pianura di Livorno con il suo Porto e a quella di Pisa. A sud si può vedere l’isola d’Elba, la Corsica e la Sardegna: meravigliosi i suoi tramonti. Il nome “Montenero” è dovuto ad una vecchia fama che diceva questa località monte tenebroso, forse perchè ricoperto da irte giogaie e infestato dai briganti che, con tutta probabilità, aspettavano qui l’arrivo dei bastimenti a cui dare l’assalto.
ROSIGNANO MARITTIMO
Adagiato su un verde colle, questo borgo storico è caratterizzato dal castello edificato intorno al 1100 e fortificato nel 1500. Suggestivi e ben conservati sono i torrioni, la splendida cisterna e la Chiesa dedicata a Sant’ llario
Lungo le stradine lastricate e nelle piazzette del paese si svolge la rappresentazione del Presepe Vivente che ogni anno, nei giorni precedenti il Natale, rende questo paese ancora più caratteristico e suggestivo. Il panorama che si può osservare dal Parco dei Poggetti, all’ombra dei pini marittimi e della macchia mediterranea, spazia da Castiglioncello al Golfo di Baratti.
Percorsi e sentieri nel verde fanno scoprire suggestive testimonianze del passato, come i lavatoi alla Fonte dei Poggetti ed il Molino a vento. Si svolgono nel paese interessanti manifestazioni ricche di storia e di folklore, come quelle che hanno per tema l’enogastronomia del territorio. Il comune di Rosignano comprende 6 frazioni: Castelnuovo, Gabbro, Nibbiaia, Castiglioncello, Rosignano Solvay, Vada.
Castelnuovo, antica roccaforte militare romana, conserva, nel borgo medievale, un piccolo castello originario del XIII secolo ed una suggestiva chiesa seicentesca.
Gabbro, spesso ritratto nelle opere del pittore macchiaiolo Silvestro Lega, ha origini che risalgono ad epoca etrusco-romana e possiede monumenti di grande interesse. Oltre alla chiesa settecentesca, nella quale sono presenti dipinti del ‘400, sono da vedere le belle ville padronali e, lungo un sentiero che si snoda ai margini del bosco, un’edicola votiva ed un’antica fonte, risalenti al 1600.
Dal borgo di Nibbiaia, cittadina ottocentesca, le cui terrazze si affacciano sul verde della campagna e dei boschi, si può ammirare un panorama incantevole che spazia fino al mare.
Castiglioncello è la perla della Costa degli Etruschi,un luogo incantato sempre riscoperto nei secoli,anche dopo gli Etruschi,dai Romani,da nobili Fiorentini in Età Medioevale, da politici di tutto il ‘900,da poeti di cui D’Annunzio è il più noto, da Grandi registi,attori,sceneggiatori e così via dicendo.
Gli anni ’50 e ’60 videro Castiglioncello protagonista di primissimo piano dei fenomeni di rinnovamento mondano e di costume della nostra Italia,importanti film della nostra storia cinematografica ebbero qui i primi vagiti,non vi è personaggio celebre che in quegli anni non sia passato per Castiglioncello.
Castiglioncello è ancora oggi e più di prima anche arte,spettacolo,cultura,il Festival di Castiglioncello dura ormai quasi tutto l’anno e ARMUNIA si incarica di mantenere sempre accesa questa fucina di teatro,musica,dibattito su grandi temi di Filosofia,Semeiotica,Infanzia,Socialità,Letteratura,Scultura. La Costa degli Etruschi, Castiglioncello,un luogo,uno spazio dove ancora la vita può permettersi di scorrere più lentamente che altrove.
Rosignano Solvay. Anche se vi sono prove tangibili che la località fu abitata da Etruschi e Romani, il territorio compreso tra Rosignano Marittimo e il mare restò prevalentemente paludoso e isolato dalle principali vie di comunicazione fino al XIX secolo, quando le bonifiche attuate durante il Granducato Lorenese portarono allo sviluppo del vicino abitato di Vada. Il punto di svolta si ebbe all’inizio del Novecento, quando, con l’apertura della linea ferroviaria Livorno-Vada-Cecina (1910) e l’accresciuto interesse per la tratta costiera di Castiglioncello, l’area fu oggetto delle attenzioni dell’industriale Ernest Solvay, che qui volle innalzare uno stabilimento per la fabbricazione della soda. L’acquisto dei terreni si svolse rapidamente e in breve, attorno alla fabbrica, sorse un nucleo urbano costituito da case per impiegati e operai dello stabilimento. Nel marzo del 1917 una delibera del Comune di Rosignano Marittimo sancì la decisione di denominare il nuovo agglomerato Rosignano Solvay. La fabbrica e il villaggio furono ampliati nei decenni seguenti. Ad esempio, nel 1923 alcuni gruppi di case operaie furono costruite oltre la linea ferroviaria, verso la costa; successivamente si lavorò anche al potenziamento dei servizi. La frenetica attività edilizia degli anni quaranta conferì alla cittadina industriale l’immagine attuale: i viali, l’alberatura, i lotti squadrati, gli orti, l’architettura, le pinete, fanno parte di un disegno generale che caratterizza l’intero agglomerato urbano affermando il tipico “stile Solvay”. L’insediamento sorto attorno allo stabilimento Solvay costituisce una vera e propria città giardino; infatti, lo “stile Solvay”, che si percepisce percorrendo le strade della frazione, è dovuto non solo alla scelta degli stessi tipi edilizi, ma anche alla regolare scansione planimetrica dell’abitato, percorsa da ampi viali alberati.
Vada. Il paese sorge sin dall’antichità (si fanno risalire i primi insediamenti all’epoca etrusco-romana, con il nome di Vada Volaterrana), lungo la SP 39 della provincia di Livorno, strada Vecchia Aurelia. Sulla piazza centrale del paese è infatti osservabile la pietra chilometrica riportante il 287° chilometro dal Campidoglio di Roma. Con molta probabilità all’epoca, il sito, oltre a disporre di un porto protetto da due secche, fungeva come stazione di posta e cambio dei cavalli. Vada, notevolmente sviluppatasi nel dopoguerra, oggi è un centro essenzialmente turistico, la cui fama è legata alla presenza delle limitrofe Spiagge Bianche. Le spiagge sono note per il colore bianco della sabbia che ricorda le spiagge tropicali.
BIBBONA
Incastonata in un ambiente naturale di rara bellezza, Bibbona ha il fascino dell’antico borgo medievale, immerso nel verde dei boschi e della campagna.
conserva la struttura architettonica dell’antica fortezza abitata. Nel centro storico, dove si intersecano caratteristici vicoli e piazzette medievali, riveste particolare interesse, per la sua bellezza, la Pieve di San Ilario, che risale all’XI secolo, dall’originale forma a trapezio.
Si racconta che Bibbona fosse uno dei castelli più forti della Maremma, cinto da mura turrite e difeso da un profondo fosso.
Così appare inoltrandosi nel dedalo di vicoli d’impianto medievale, nel quale emergono tipologie edilizie di epoche diverse e la chiesa di San Ilario dell’XI secolo
Bibbona è una mèta privilegiata per il cicloturismo, sia per quello su strada sia in mountain-bike. Qui è nato e vive il campione Paolo Bettini e si svolge la “Gran Fondo Costa degli Etruschi”.
BOLGHERI
Reso immortale dai versi di Giosuè Carducci nella poesia Davanti a San Guido: “I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar…”, questo borgo antico sprigiona un fascino unico.
A due passi dal mare, immerso nella campagna ricca di viti e di olivi, il paese, dall’esemplare armonia architettonica, è caratterizzato dal castello di mattoni rossi dal quale si accede al borgo, da vicoli lastricati e da antichi palazzi di pietra, adorni di gerani.
Tramonti dorati e voli di rondini movimentano il cielo.
Botteghe artigiane, enoteche, osterie e noti ristoranti propongono prodotti tipici e la tradizione gastronomica di questa terra, accompagnata dagli splendidi vini della DOC Bolgheri.
CASTAGNETO CARDUCCI
Adagiato sulla sommità di una collina che domina la campagna ed il mare circostanti, Castagneto Carducci, splendido borgo medievale toscano, si sviluppa intorno al Castello della Gherardesca, edificato intorno all’anno 1000. Il paese ha vicoli lastricati, terrazze naturali che guardano il mare e la campagna, piazze armoniose e antiche botteghe artigiane.
Nel palazzo dove Carducci abitò ha sede il Centro Casa Carducci con testimonianze e mobilio d’epoca. Presso il Comune ha sede il Museo Giosuè Carducci.
Numerose e suggestive le manifestazioni che si svolgono nel comune, come la Rassegna enogastronomica Castagneto a tavola, Caleidoscopio, Festival internazionale della musica, ed il Gran Premio Costa degli Etruschi, classica gara del ciclismo professionistico mondiale.
A metà strada tra Castagneto e la sua Marina, si trova Donoratico, località vivace e ricca di attività commerciali e artigianali nota per la costruzione di imbarcazioni da competizione e da diporto.
I ruderi dell’alta Torre di Donoratico dominano un largo tratto del litorale tirrenico. Circondata dagli scarsi resti delle due cinte murarie che l’avvolgevano, è ciò che resta dell’antico castello costruito dai Conti di Donoratico, i Della Gherardesca. La funzione del castello era quella di difendere questa parte delle coste dalle incursioni sanguinarie dei saraceni, dei pirati e dei nemici della Repubblica Pisana prima e, nel corso del 1400, Fiorentina poi.
SASSETTA
Sassetta, piccolo e delizioso borgo storico della Costa degli Etruschi e antico castello medievale, conserva testimonianze del suo passato come il Palazzo della famiglia Ramirez di Montalvo.
Nel verde dei boschi, ricchi di percorsi trekking e di sentieri organizzati per le passeggiate a piedi, in bicicletta ed a cavallo, fioriscono l’agriturismo e la vendita di prodotti tipici Piatti gustosi e genuini, accompagnati dagli splendidi vini della Costa degli Etruschi, caratterizzano la gastronomia sassetana, promossa nelle sagre autunnali.
Il paese è uno dei più importanti produttori di radica, il legno necessario alla realizzazione delle pipe. La radica arborea utilizzata per la produzione di abbozzi e placche è tutta di origine italiana, proveniente da legni attentamente selezionati dai quali vengono estratti ciocchi di alta qualità.
SUVERETO
Splendido borgo medievale, le cui origini risalgono a prima dell’anno Mille, incastonato sulle pendici delle colline che dominano il mare e la Costa degli Etruschi, nella verde vallata attraversata dal Cornia, ricco di storia e di arte, Suvereto è un vero gioiello.
Il paese racchiude, dentro le antiche mura, vicoli lastricati su cui si affacciano case di pietra, palazzi storici, chiese di grande suggestione e chiostri ombrosi.
Nei mestieri che si tramandano da generazioni vivono le tradizioni antiche di Suvereto. I lavori del bosco, della campagna e quello artigiano rimandano ad una storia secolare di impegno e di ricerca: carbonai, sugherai, falegnami, fabbri, impagliatori, fornai: una ricca tradizione di lavori artigiani che si esprime oggi soprattutto nella lavorazione del ferro e del legno.
Una cinta muraria a forma di pentagono scandito da otto torrioni racchiude lo splendido centro storico di Suvereto. La Rocca, anticamente presidio del castello, si erge sulla collina che domina il paese.
CAMPIGLIA MARITTIMA
E’ uno dei borghi storici più belli della Costa degli Etruschi.
In questa terra dalle tradizioni antichissime, nel cuore della Val di Cornia, sono presenti suggestive testimonianze delle civiltà etrusca, romana e medievale. I Forni fusori di Val Fucinaia, che risalgono al VII-VIII secolo a.C. ed il Parco Archeominerario di San Silvestro, splendido museo a cielo aperto, raccontano l’affascinante storia della lavorazione dei metalli in epoca etrusca e nei secoli successivi.
Tra gli uliveti, le vigne e la macchia mediterranea, si snoda la Strada del Vino della Costa degli Etruschi, culla della pregiata DOC Val di Cornia, dove si incontrano fattorie ed aziende agricole produttrici anche dell’ottimo olio extravergine di oliva locale e di gustosi prodotti tipici.
In questo borgo, antico castello medievale, ricco di storia e di tradizioni, le strade, i vicoli lastricati, i palazzi sono espressione di una grande armonia architettonica.
Il centro storico, al quale si accede da tre suggestive porte di ingresso, è raccolto entro la cinta muraria.
Nelle vicinanze Il Parco Archeo-minerario Rocca di San Silvestro, un sito archeominerario di grande importanza storico culturale. Il villaggio fortificato, di cui oggi possiamo ammirarne i resti, fu costruito nel X sec. sotto la signoria dei Conti Della Gherardesca.
Straordinario museo a cielo aperto, il Parco Archeo-Minerario di San Silvestro si estende per oltre 45 kmq nella parte collinare tra Campiglia Marittima e San Vincenzo.
SAN VINCENZO
Abitata in epoca antichissima, poi insediamento etrusco e romano, oggi San Vincenzo è una cittadina moderna ed efficiente
La Torre costiera è l’edificio più antico di San Vincenzo, fu costruito dai Pisani nel 1307.
Inserita nel centro abitato, è stata per secoli la sentinella di un passaggio obbligato e di una frontiera marittima che andava salvaguardata dalle incursioni dei pirati saraceni, oltre che un presidio militare e doganale. Nei pressi della Torre fu combattuta l’aspra battaglia tra Pisani e Fiorentini del 17 agosto 1505, che sancì il definitivo predominio terrestre di Firenze su queste terre.
La Torre di San Vincenzo, oggi completamente agibile e priva di barriere architettoniche, è sede della nuova sala consiliare del Comune, dell’Ufficio Informazioni Turistiche e di spazi espositivi multimediali.
San Carlo (Frazione di San Vincenzo) – ha origini antichissime, che risalgono al periodo paleolitico. Sede di importanti giacimenti minerari. Una delle più importanti attrattive di San Carlo sono le Buche Carsiche, pozzi e grotte naturali, formatesi nel periodo mesozoico, usate nel passato anche per gli scavi minerari. Un fiore all’ occhiello per San Vincenzo è La Marina, il nuovo Porto Turistico. Il nuovo Porto Turistico è composto da 8 banchine galleggianti dotate di finger e da una darsena con trappe per imbarcazioni più grandi. Il porto è concepito per imbarcazioni da 7 a 27 metri, con fondali dai 4.5 ai 3 metri. Un cantiere con Travel Lift da 80 Tonnellate, distributore, servizio sommozzatori, ecc.
San Vincenzo per la sua posizione (Lat 43° 05’ 856’’ N, Long 010° 32’ 076’’ E) è l’ideale per chi vuole fare base per le isole dall’arcipelago toscano o per andare in Corsica: Macinaggio dista solo 49 miglia con rotta Ovest.