Bolgheri, guida alla terra del vino

Mete Costa degli Etruschi

Le 5 mete da non perdere in Costa degli Etruschi

Idee unconventional per adulti e bambini, per vivere a pieno la Costa Toscana.

La Costa degli Etruschi è un ampio tratto della costa toscana che si estende da Livorno a Piombino e comprende anche quattro comuni dell’entroterra, ovvero Collesalvetti, Sassetta, Suvereto e Campiglia Marittima.

Il nome di questa zona costiera è legato alla presenza del popolo degli Etruschi, che qui abitarono già a partire dal IX secolo a.C., come dimostrano i diversi insediamenti visibili ancora oggi, infatti questa zona della Toscana è stata scelta come luogo privilegiato di residenza: Populonia era infatti l’unica città etrusca sulla costa.

Nel Parco Archeologico di Baratti e Populonia, nell’area del Golfo di Baratti, tra San Vincenzo e Piombino, si trovano le testimonianze più significative della colonizzazione di queste terre da parte degli Etruschi.

Ecco le 5 esperienze da provare assolutamente:

Visita alla città di Livorno

Livorno è una città che raramente rientra negli itinerari tradizionali ma ha un fascino sincero grazie anche alla presenza del porto che con il commercio marittimo ha creato, nel corso della storia, un divertente meltin pot di culture e tradizioni.

Una visita assolutamente da non perdere è quella al mercato Centrale, non solo architettonicamente meraviglioso, ma anche il più grande d’Europa. Qui si può acquistare del pesce fresco locale e anche tanti altri prodotti tipici.

Da provare assolutamente il “5 e 5”, il panino con la torta di ceci, chiamato così perché nell’Italia di inizio novecento gli avventori dei primi forni acquistavano “5 lire di pane e 5 lire di torta”. Per un light lunch veloce potrete provare anche un fritto misto di pesce in uno dei tanti truck food sul lungomare.

Dopo pranzo imbarcatevi in un giro in battello dei “fossi” livornesi che sono i canali che attraversano tutta la città. Tra ponti e scorci avrete la sensazione di essere a Venezia, alla quale città è intitolato anche un quartiere della città labronica.

Per finire è d’obbligo un passaggio in Terrazza Mascagni, grande piazza affacciata sul mare, dove sarà possibile ammirare un tramonto mozzafiato.

Visita ai borghi di Casale, Montescudaio e Guardistallo

Il Borgo medievale di Casale Marittimo è uno dei borghi medievali tra i più belli d’Italia, come attestato dall’assegnazione della Bandiera Arancione del Touring Club. Nacque attorno all’anno 1000 e i segni delle sue vicissitudini hanno lasciato traccia sulle mura del centro storico, i cui edifici in pietra e cotto sono rimasti pressoché intatti.

Le caratteristiche del territorio ne fanno una destinazione ideale per gli amanti delle vacanze slow, magari in qualche agriturismo a pochi chilometri dal mare, con un paesaggio perfetto per essere scoperto a piedi, a cavallo o in bici. Originariamente sede di un monastero benedettino, nel Medioevo Montescudaio divenne un importante borgo grazie alla sua posizione. Nel centro del paese si possono ammirare i palazzi delle nobili famiglie cittadine, come i Marchionneschi, i Ridolfi e i Guerrini, quindi la Chiesa della Santissima Annunziata, fino a raggiungere la Torre della Guardiola e il Piazzale del Castello con la Chiesa di Santa Maria Assunta, da cui si domina il borgo da una posizione panoramica.

Un itinerario che vale la pena scoprire è la Via dei Pellegrini, lungo la quale si incontrano l’Antica Badia, l’oasi naturale attrezzata degli Scornabecchi e alcune fonti medievali. Montescudaio fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino e vanta una propria DOC che comprende i comuni della Val di Cecina, esclusa Volterra.

La posizione tra il mare e il verde delle colline fa di Guardistallo il luogo ideale per una vacanza che alterni il relax della collina al brio delle vicine spiagge. Il borgo si trova su una morbida altura a cui deve anche il nome, attestato per la prima volta nel 1144 e che si suppone derivare dalle parole germaniche warda (“guardia”) e stall (“luogo”), perfettamente tagliato per questo piccolo “luogo di guardia”. Nato come castello longobardo, dopo lo scioglimento dei feudi e la redistribuzione delle terre della riforma agraria leopoldina (XVIII secolo), Guardistallo conobbe il suo momento dorato grazie all’avvento di una nuova classe di facoltosi proprietari terrieri.

Suvereto

Suvereto è uno dei borghi storici più belli della Costa degli Etruschi, a metà strada tra colline e mare: un agglomerato di storia e di arte, circondato da secolari boschi di sughere (da cui prende il nome), castagni, querce e da una profumata e variegata macchia mediterranea.

Questa piccola comunità rurale è una preziosa perla architettonica in cui si intersecano in modo armonico l’antica cinta muraria, l’imponente Rocca, i vicoli lastricati, lo storico palazzo comunale, la chiesa San Giusto ed il chiostro di San Francesco.

Nelle case in pietra molti ristoranti propongono una cucina di territorio: soppressata e salsiccia di cinghiale, cinghiale con le olive, pappardelle col cinghiale, selvaggina. Suvereto è salito alla ribalta enologica negli anni ‘90, con il riconoscimento ufficiale dall’anno 2000 di una specifica sottozona “Suvereto”, dedicata ad un vino rosso di grande pregio nell’ambito della DOC Val di Cornia.

Sassetta

Proseguendo per la provinciale tra boschi e selve di castagni si scoprono itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta verso Monte Calvi, costeggiando le coltivazioni di farro e gli allevamenti di maiali di cinta senese, si raggiunge, sulla sommità di una collina, il piccolo e delizioso borgo storico di Sassetta. Nel paese, le cui origini si fanno risalire intorno all’anno 1000, si conservano alcune testimonianze del suo passato quali l’antico castello medievale ed una fonte battesimale romanica.

Curiosa la visita al piccolo Museo del bosco, suggestivo percorso tematico, in cui viene rappresentata la vita quotidiana e mestieri come quello dei raccoglitori di castagne e quello, un tempo tipico, dei carbonai. Anche questo borgo vanta una buona fama per la tavola ed in particolare per le specialità gastronomiche a base di cacciagione, funghi e polenta, cucinate alla griglia o a legna e a carbone, o altri piatti gustosi come il rinomato “cinghiale alla sassetana”.

A Sassetta vi consigliamo di assaggiare i tortelli di ricotta e verdura, le zuppe di funghi e di cipolle, i fichi sott’olio, la marmellata di castagne e le ciliege con il vinsanto, oltre al formaggio pecorino ed il miele, provenienti spesso da colture biologiche.

Il Parco Archeologico di Populonia e Baratti

Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia è un vero e proprio museo all’aperto della civiltà etrusca affacciato sul Tirreno. Si trova nel comune di Piombino e comprende i resti dell’antica Populonia, l’unica città costruita dagli Etruschi sul mare.

Nella Necropoli di San Cerbone si trovano sepolture di vari periodi (dal VII al V secolo a.C.), si va dalle tombe a tumulo – come la monumentale Tomba dei Carri, larga 28 metri – a quelle a edicola, come la Tomba del Bronzetto dell’Offerente, situata proprio a ridosso della spiaggia.

All’interno della monumentale Tomba dei Carri è stato realizzato anche un suggestivo allestimento in musica, suoni e parole: i visitatori vengono avvolti dal suono di diversi strumenti antichi che, in progressione, vanno a comporre una melodia fino ad arrivare all’interno della camera funeraria dove alla musica si accompagnano le parole di un brano tratto dall’Odissea.

Domina il golfo l’Acropoli di Populonia. Qui, i resti di templi e case ci parlano dello splendore di questa civiltà. Durante la visita molte sono le novità che quest’area propone: un nuovo percorso lungo le antiche mura, un mosaico restaurato e reso di nuovo visibile dopo molti anni in cui era rimasto coperto, la ricostruzione del basamento di uno dei templi e la realizzazione di una capanna antica.

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